Ezio Vendrame: calci, segni e poesie
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
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A cinque anni dalla sua scomparsa, Ezio Vendrame – calciatore, poeta, scrittore – torna a vivere tra le strade della sua terra d'origine. Fino al 31 luglio 2025, Casarsa della Delizia e San Vito al Tagliamento ospitano una mostra diffusa a cielo aperto dal titolo “Il primo tempo non conta. Vendrame: calci segni e poesie”, curata dall'associazione Creazioni Indigeste, che rende omaggio alla figura sfaccettata e indimenticabile di un uomo fuori dagli schemi. Le plance pubblicitarie, infatti, sono state tutte “bloccate" per affiggere gli omaggi grafici di venti artisti, illustratori e fumettisti di generazioni diverse, invitati a reinterpretare con i loro tratti il volto e l’anima di Ezio Vendrame. Le opere sono accompagnate da suoi versi poetici, dando vita a un percorso visivo e letterario tra le vie di Casarsa e San Vito, accessibile a tutti, a ogni ora del giorno e della notte. “Bisogna trovare delle alternative”, diceva Ezio, e questa mostra vuole essere una di quelle alternative, fuori dai musei e dentro la vita quotidiana.
Una mostra fuori dai musei e dentro la vita quotidiana (illustrazione di Osvaldo Casanova)
Gli artisti coinvolti sono nomi di fama nazionale e internazionale, giovani emergenti e una buona rappresentanza friulana: Veronica Carratello, Osvaldo Casanova, Riccardo De Biasi, Caterina Ferrante, Alice Iuri, Marta Lorenzon, Riccardo Mannelli, Martoz, Corrado Mastantuono, Chiara Meneghetti, Cosimo Miorelli, Beppe Mora, Paolo Moscheni, Sergio Ponchione, Alessio Rizzo, Marta Signori, Davide Toffolo, Marco Tonus, Upata e Daniele Vanzo.
Vendrame visto da Cosimo Miorelli
L’inaugurazione al Municipio di Casarsa, sabato scorso, dove nella limonaia recentemente restaurata di Palazzo Burovich de Zmaievich, ha trovato spazio un’installazione che raccoglie insieme tutte le opere degli illustratori. La serata è proseguita all’Arci Cral di San Vito, dove si è esibita sul palco la band abruzzese I Vendrame che, nel nome e nei loro brani, omaggiano il lato più goliardico di Ezio (che ricambiava la simpatia).
“Durante le ricerche per questo progetto - spiegano i curatori David Benvenuto e Marco Tonus - siamo entrati in contatto con molte persone che hanno conosciuto, frequentato e stimato Vendrame. Da qui è nata l’esigenza di riportare queste testimonianze nel catalogo delle opere, che propone una ricca appendice con scritti, articoli e materiale inedito”.
Vendrame visto da Corrado Mastantuono
A firmare gli approfondimenti sono i giornalisti sportivi e gli scrittori Massimiliano Castellani, Gino Cervi, Carlo Martinelli, Valerio Moggia, Alessandro Ruta e Roberto Vicenzotto, ma anche il cantautore Filippo Andreani (che a Vendrame ha dedicato due suoi brani e insieme scrissero una canzone) e la ricercatrice storica del calcio vicentino Anna Belloni. A introdurre il catalogo il testo di un tema del 1983 dal titolo “Un personaggio caratteristico del mio paese”: le parole scritte da Monica, figlia dell'amico Enzo Piccoli, restituiscono un ritratto emozionante e sincero di Vendrame visto dagli occhi di una bambina di 10 anni.
Vendrame visto da Riccardo Mannelli
Numerosi i materiali poco noti o addirittura inediti, rintracciati anche con il supporto di due realtà di Vicenza, dove il calciatore-poeta conquistò i tifosi che ancora oggi gridano il suo nome: sono la Brigata Vendrame, gruppo di tifosi biancorossi, e il Museo Vicenza Calcio 1902, custode di veri e propri cimeli della storia del Lanerossi Vicenza, come la sua maglia con il numero 11 della stagione 1973-74 e il poster degli anni ’70 realizzato da Oliviero Toscani, che lo vede in posa sotto la statua del Palladio insieme a dei cittadini di Vicenza. “La disponibilità incontrata è stata contagiosa - continuano Benvenuto e Tonus - perché in tantissimi, alla notizia di questa idea, si sono messi a disposizione con grande entusiasmo, segno che il desiderio di ricordare Vendrame era un’urgenza condivisa. Un ringraziamento particolare va a sua moglie Fatima, che ci ha aperto le porte di casa e i cassetti dei loro ricordi".
Vendrame visto da Daniele Vanzo
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’Associazione Italiana Calciatori, presieduta da Giovanni Grazioli, e della società calcistica L.R. Vicenza del patron Renzo Rosso, nonché una collaborazione con Panini che ha fornito le figurine ufficiali di Vendrame dai suoi gloriosi album degli anni ’70, tra cui quella “sbagliata”, passata alla storia, che vedeva il volto del casarsese associato al nome di Gildo Rizzato della Spal Ferrara.
Vendrame visto da Alice Iuri
Il progetto è stato reso possibile con il contributo della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e del Comune di Casarsa della Delizia; partner sono le società calcistiche SAS Casarsa e Sanvitese, l’Arci Cral Galante Ciliti e Radio Onde Furlane
Stendardo della Brigata Vendrame allo stadio Menti di Vicenza